
Ad un anno dalla scomparsa di Don Michele Cannizzo, nato a Grammichele il 14 giugno 1927, se ne sente l’irrimediabile mancanza.
A quanti, a vario titolo, lo hanno conosciuto, manca profondamente il sorriso con cui accoglieva nel saluto, la gioiosità del suo sguardo, l’abbraccio affettuoso e consolatore nell’incoraggiare a portare a termine il progetto di vita che il Nostro Signore ha destinato per ciascuno.
Avvertendo l’esigenza di un luogo dove poter formare e aggiornare i numerosi lavoratori delle strutture, Don Michele Cannizzo realizzò negli anni ’90 a Caltagirone un centro di formazione adeguato e all’avanguardia tecnologica da porre al servizio della scienza e dello studio.
Nel riconoscere il merito di tutto il suo operato spirituale, umano e sociale l’Associazione Istituto Regina Virginum lo ricorda dedicandogli tale sua creatura, il Centro Studi “Don Michele Cannizzo” sito in via Porta del Vento, 42 a Caltagirone.
Alla cerimonia di inaugurazione del Centro Studi “Don Michele Cannizzo”, moderata dal Dott. Francesco Scimonelli, sono intervenuti: il Sacerdote Don Giuseppe Berenato; Monsignor Calogero Peri, Vescovo della Diocesi di Caltagirone; il Dott. Nicola Bonanno, Sindaco della città di Caltagirone e la Dott.ssa Elena Cannizzo.
Di seguito si riportano alcuni estratti dell’intervento della Dott.ssa Elena Cannizzo, Presidente dell’Associazione Istituto Regina Virginum.
È davanti agli occhi di ciascuno che cosa Don Michele Cannizzo sia stato capace di realizzare, con l’aiuto di Dio, e quale eredità ci ha lasciato. La sfida che Lui ci pone è quella di non dilapidare il patrimonio che ci ha lasciato – e non mi riferisco solo a quello delle cose materiali – ma anzi di metterlo a frutto per continuare l’immensa opera di carità che lui ha iniziato tanti decenni fa, fin dalla sua ordinazione sacerdotale nel 1951.
Sono queste le ragioni che ci hanno indotto a dedicare questa struttura a Don Michele Cannizzo e ad organizzare l’evento di questa sera che ha per tema un argomento molto caro a lui: “Educhiamoci alla vita. Riflessioni e processi maturativi tra bioetica e formazione.”
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